Le farine sono una delle principali fonti di carboidrati nella dieta mediterranea, ingrediente base per una varietà infinita di ricette, dagli antipasti ai dolci.
Oltre a differenziarsi per il cereale di provenienza e per il livello di raffinazione, si distinguono anche per l’indice glicemico: è per questo che, non solo i celiaci, ma anche chi ha problemi di glicemia alta o diabete deve prestare particolare attenzione alla scelta della farina.
Le farine per diabetici sono proprio quelle che hanno un basso indice glicemico e che, non inducendo a una produzione eccessiva di insulina che poi porta a un conseguente aumento della glicemia, sono adatte anche per chi ha problemi legati al diabete.
Ma cosa è nello specifico l’indice glicemico e quali sono le farine che anche i diabetici possono inserire all’interno della loro dieta? Vediamolo insieme.
Che cos’è l’indice glicemico?
L’indice glicemico (IG) indica la velocità con la quale la glicemia aumenta dopo l’assunzione di un alimento, è un parametro che serve a confrontare gli alimenti, non fa riferimento a 100 grammi di prodotto come si fa per le calorie, ma si riferisce a un quantitativo indefinito di alimento che contiene 50 gr di carboidrati.
Questo vuol dire che quando si assumono 50 grammi di carboidrati con le farine, in base alla tipologia assunta si avrà un indice glicemico diverso, motivo per il quale esistono farine a basso indice glicemico da prendere come riferimento per chi deve tenere sotto controllo il diabete.
Infatti, il rialzo glicemico provocato da un’eccessiva assunzione di carboidrati è seguito dalla produzione dell’insulina, che ha il computo di ridurre i livelli di zucchero nel sangue e favorirne l’ingresso a livello cellulare.
Gli alimenti con indice glicemico alto stimolano una produzione maggiore di insulina, che favorisce l’aumento di peso e predispone a patologie metaboliche e diabete di tipo II.
Questi sono classificati sostanzialmente in 3 gruppi: basso indice glicemico (< 40), medio indice glicemico (40-50) e alto indice glicemico (> 50).
Si evince che per i diabetici è importante seguire un’alimentazione che includa farine con basso indice glicemico, vediamo quali sono.
Farine a basso indice glicemico: quali sono?
Prima di elencare quali sono le farine a basso indice glicemico, premettiamo che la farina tipo 0 è quella in assoluto meno indicata per i diabetici, in quanto ha un elevato indice glicemico poiché composta soprattutto da carboidrati semplici.
Ad ogni modo, a far la differenza e abbattere l’indice glicemico è anche la composizione generale del pasto, che si ottiene miscelando diverse farine oppure abbinando a pietanze a base di farina degli alimenti che sono in grado di controllare l’indice glicemico come, ad esempio, i legumi, l’olio di oliva, lo yogurt e alcune spezie come la cannella e la curcuma.
Di seguito l’elenco delle farine a basso contenuto glicemico ideali per i diabetici:
- farina di carrube: IG 12;
- farina di ceci: IG 22;
- farina di soia: IG 25;
- farina di mandorle: IG 35;
- farina di orzo: IG 35;
- farina di quinoa: IG 40;
- farina di segale: IG 40;
- farina di kamut integrale: IG 45;
- farina di farro integrale: IG 45;
- farina di frumento integrale: IG 60 (per la farina bianca l’IG è pari a 85);
- farina semi-integrale: IG 65;
Tutte queste farine possono essere utilizzate per la preparazione di panificati, dolci e pietanze varie, ad esempio, la farina di segale è un’ottima alternativa alla farina bianca, in quanto ha un IG relativamente basso e si può miscelare con altre farine di cereali.
La farina di ceci è senza dubbio una delle farine indicate per diabetici, in quanto può essere utilizzata da sola per preparare focacce, pane e pizza (se vuoi altre idee, scopri altre ricette con la farina di ceci).
Ricordiamo di prestare attenzione anche ai condimenti, in quanto preparare una pizza con basso indice glicemico non basta, bisogna anche scegliere adeguatamente gli ingredienti per condirla ed evitare di annullare i benefici della farina utilizzata per l’impasto.
I vantaggi delle farine con basso indice glicemico
L’indice glicemico delle farine deve essere basso per chi ha patologie metaboliche e diabete di tipo II, preparazioni con questa tipologia di farine assicura un’alimentazione completa, dietetica e nutriente.
Oltre a favorire l’abbassamento della glicemia, tenere sotto controllo l’IG vuol dire monitorare i livelli di zuccheri nel sangue, importante non solo per chi soffre delle patologie sopracitate ma anche per chi è in sovrappeso e ha bisogno di dimagrire e mettersi in forma.
Inoltre, a differenze delle farine raffinate, i prodotti realizzati con quelle non raffinate a basso IG hanno bisogno di più tempo per essere assimilati, per cui aiutano a ridurre i picchi glicemici che possono anche affaticare il pancreas e rallentare il metabolismo.