La farina di grano saraceno è un prodotto particolarmente ricercato da chi segue dei regimi alimentari alternativi e da chi è celiaco.
Erroneamente si pensa che sia un cereale, quando in realtà si tratta di uno pseudo cereale, pianta del tutto differente dalle graminacee, con le quali ha in comune solo la lavorazione di alcuni tipi di prodotti.
Infatti, dal punto di vista botanico, il grano saraceno non ha niente in comune con il frumento, il suo nome sembra essere associato ad episodi da ricercare nel passato, quando veniva usato per la contraffazione alimentare.
La farina di grano saraceno era più economica e veniva mischiata a quella di frumento per ridurre i costi; da questa pratica, probabilmente, gli è stato conferito il nome che tutti conosciamo.
Questa farina si ricava dal grano saraceno, Fagopyrum esculentum, pianta erbacea che fa parte della famiglia delle Poligonacee, originaria dell’Asia, arrivata in Europa durante il Medioevo per opera dei Turchi.
Ricca di proteine e vitamine, la farina di grano saraceno e le sue proprietà, apportano numerosi benefici all’organismo.
Proprietà e benefici
La farina di grano saraceno è caratterizzata da un contenuto vitaminico molto elevato, con vitamine del gruppo B, nello specifico B1, B2, B3, B5 e B6, e del gruppo E.
Al suo interno sono presenti anche acqua, ceneri, fibre alimentari, proteine, grassi e carboidrati e alcuni minerali. Il grano saraceno è ricco di fosforo, calcio, ferro, magnesio, rame e la percentuale di potassio è superiore a quella degli altri cereali.
Inoltre, sono presenti diversi amminoacidi tra cui alanina, arginina, glicina, lisina, acido aspartico, valina, prolina e tanti altri.
La farina di grano saraceno ha un indice glicemico basso, la presenza di maggiore quantità di amido rende la digestione più lenta, per cui viene consigliato soprattutto nella dieta dei diabetici.
Grazie alla sua composizione, aiuta a eliminare i liquidi in eccesso nell’organismo, ha un’azione rivitalizzante su cuore e reni, migliora la permeabilità e l’elasticità dei capillari sanguigni ed ha proprietà antitrombotiche e antiaggreganti, quindi, rende il sangue più fluido e aiuta a prevenire infarti e ictus.
La buona dose di fibre contenuta al suo interno facilita e regola il transito intestinale e limita la quantità di colesterolo che l’organismo può assorbire.
Il grano saraceno è dietetico, ha pochissime calorie per 100 grammi di prodotto e un forte potere saziante. Il grano saraceno ha proprietà dimagranti evidenti ed è particolarmente indicato a coloro che vogliono perdere peso.
Inoltre, viene consigliato anche ai vegani e ai vegetariani che hanno bisogno di introdurre nella propria alimentazione molte più proteine non di origine animale per evitare possibili carenze.
Valori nutrizionali
La farina di grano saraceno ha valori nutrizionali che evidenziano soprattutto l’elevata presenza di proteine e di carboidrati, il basso indice glicemico e il colesterolo del tutto assente.
In 100 grammi di grano saraceno troviamo:
- 9,7 g di acqua
- 343 calorie
- 13,2 g di proteine
- 3,4 g di grassi (di cui saturi 0,74 g)
- 71,4 g di carboidrati ( di cui zuccheri 0 g)
- 10 g di fibre
- 464 mg di potassio
- 0 g di colesterolo
- indice glicemico pari a 50
Grano e grano saraceno: quali sono le differenze?
Tra grano e grano saraceno ci sono delle differenze, anche abbastanza evidenti: il primo è un cereale ed appartiene alla famiglia delle graminacee, mentre il secondo è uno pseudo cereale e fa parte della famiglia delle Poligonacee.
Il grano è ricco di glutine, mentre il grano saraceno ne è privo, per cui, la sua farina è un’ottima sostituta di quella tradizionale e di tutte quelle contenenti glutine, viene utilizzata per la preparazione di prodotti destinati alle persone celiache o che soffrono di allergia al glutine.
Come usare la farina di grano saraceno?
La farina di grano saraceno viene utilizzata in un gran numero di ricette, si può fare il pane, la pizza, i biscotti, le crepes, le frittelle, le focacce e i dolci.
Può anche essere abbinata ad altre farine senza glutine come quella di mais, in proporzione variabile tra il 10% e il 30%, come avviene nella preparazione della polenta taragna.
Inoltre, questa farina è anche utilizzata per i pizzocheri, delle strisce di pasta fresca ottenuta dal mix di farina bianca e grano saraceno condita con formaggio, patate, burro e verza, un primo piatto tipico della Valtellina.